Fiabe dall'Africa

La scimmia e il coccodrillo – Storia di un’amicizia che non c’è più!

Ci fu un tempo in cui tra la scimmia e il coccodrillo c’era una grande amicizia. 

Si sdraiavano insieme sull’erba a prendere il sole; si raccontavano storielle divertenti; andavano insieme nella foresta a giocare. Una cosa che piaceva tanto al coccodrillo era quando la scimmia si arrampicava svelta fin sulla cima degli alberi, dove aveva la sua casa, coglieva i frutti più maturi e glieli lanciava di sotto.

Com’erano deliziosi, così dolci e succosi!

Il coccodrillo però mangiava volentieri anche la carne e un giorno pensò che avrebbe assai gustato il cuore della scimmia. Perciò le propose, con aria molto gentile:

– Cara amica, tante volte sono stato tuo ospite e oggi voglio ricambiare: ti invito a casa mia. Ti va?

La scimmia accettò tutta contenta, però gli fece notare che c’era un problema.

– La tua casa sta su un isolotto in mezzo al fiume – gli disse – e io non so nuotare.

– Non preoccuparti! – esclamò il coccodrillo. – Ti sistemerai sulla mia schiena e ti ci porto io.

Lasciarono dunque la foresta e raggiunsero la riva del fiume. La scimmia salì sulla schiena robusta del coccodrillo, che entrò in acqua e cominciò a nuotare. Ma quando si trovarono proprio in mezzo al fiume, il coccodrillo prese a lamentarsi e a piangere.

– Che hai da lamentarti, amico mio? – domandò la scimmia. – Piango di dolore perché mio figlio è molto ammalato – rispose il coccodrillo.

– Oh, mi dispiace, non lo sapevo – sospirò la scimmia. Le lacrime schizzavano dagli occhi del coccodrillo.

Il coccodrillo continuò: – Il medico dice che morirà se non gli porto l’unico rimedio che può guarirlo: del cuore di scimmia. Perciò amica mia, mi daresti un pezzetto del tuo cuore?

Subito la scimmia, che era furba, capì che era caduta in un tranello e pensava a come uscirne sana e salva. Disse perciò mostrandosi molto dispiaciuta.

– Certamente! Speriamo solo che non sia troppo tardi. Perché vedi, siamo partiti così di fretta che ho dimenticato a casa il cuore. Sii gentile, torna indietro a prendermelo.

– Ma io non so dove l’hai messo. Torniamoci insieme – propose il coccodrillo.

Riportò indietro la scimmia e la trasportò sulla sua schiena robusta fin sotto l’albero dove c’era la casa della scimmia.

– Molto bene! – esclamò la scimmia. – Ora io mi arrampico e prendo il cuore. Tu stai pronto ad afferrarlo quando te lo getterò di sotto.

Il coccodrillo ridacchiava tra sé soddisfatto, già pregustando lo spuntino. Svelta e agile come solo una scimmia può essere, la scimmia salì lungo il tronco, raggiunse un alto ramo biforcuto e lì si sistemò comodamente. Era al sicuro, ormai e si mise a cantare allegramente.

Strinsi un giorno amicizia con un coccodrillo bugiardo.

E se ho salva la pelle è perché ora ben mi guardo

dal tornare di sotto: non sono mica matta!

Il coccodrillo si rese conto che la scimmia aveva mandato a monte il suo piano e poiché non era capace di arrampicarsi tornò a casa brontolando. Però non aveva rinunciato all’idea di quell’appetitoso bocconcino e decise di tenderle un agguato. Strisciò cautamente fino al prato dove la scimmia andava spesso a riposare.

– Aspetterò che si sia addormentata – si diceva, – mi avvicinerò senza far rumore, piano piano, e le salterò addosso!

La scimmia, che ormai non si fidava più di quel falso amico, era in allerta. Raggiunse il solito prato ma si sistemò su una piccola altura, da dove poteva osservare ciò che succedeva lì intorno. E quando vide muoversi l’erba strillò:

Prato gentile, prato cortese

quel coccodrillo traditore che per poco il cuore non mi prese

è per caso tra l’erba nascosto?

Se non è lì rispondimi ti prego con un grido, così: Ah-ah!

Il coccodrillo, che voleva farle credere che non c’era, fingendo di essere il prato subito gridò: Ah-ah!

La scimmia scoppiò a ridere, fece un paio di capriole e filò via strillando:

– È lì, il falso amico è lì! E io fuggo via di qui!

Il coccodrillo, scornato, rinunciò all’idea di mangiare il cuore della scimmia, ma quella da allora se ne sta sempre al sicuro tra i rami più alti, dove nessun coccodrillo potrà mai raggiungerla. E l’amicizia tra loro è finita per sempre.

 

Disegni di Franca Trabacchi